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Guerre Invisibili

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Aceh


Una sanguinosa guerra che va avanti dal 1976, il che la rende uno dei conflitti più lunghi attualmente in corso

Aceh: una tragedia ignorata
Aceh è una provincia autonoma dell’Indonesia , nell’estremità settentrionale di Sumatra. La guerra si disputa tra i ribelli del Movimento Aceh Libero (GAM) e l’esercito indonesiano.

Un’illusione. E poi ancora guerra.
In seguito alle trattative portate avanti per ben due anni dal Centro Henry Dunanti per il Dialogo Umanitario, la speranza che il conflitto potesse placarsi era quasi concreta. Si era infatti arrivati ad un accordo nel dicembre del 2002, con l’impegno del cessate il fuoco firmato da entrambe le parti. Dopo solo cinque mesi, però, l’esercito indonesiano ha fatto sì che le ostilità si riaccendessero, lanciando un’ampia offensiva contro i ribelli del GAM.

Un teatro di sangue lontano da ogni informazione
Dopo la ripresa del conflitto il governo indonesiano ha instaurato la legge marziale in tutta la provincia, proibendo l’accesso sia ai giornalisti che agli aiuti umanitari.
Un giornalista americano, William Nesse, è però riuscito a penetrare all’interno della provincia,e nonostante dopo un mese sia stato espulso dal Paese, ha comunque riportato notizie molto preoccupanti; il cibo viene razionato(la preoccupazione è che i civili possano nutrire i ribelli) e per muoversi da un villaggio all’altro si deve ottenere un permesso dal capo del villaggio che a sua volta deve comunicare all’esercito i nomi di tutti coloro i quali si spostano da un villaggio all’altro.
Inoltre migliaia di abitanti vengono deportati in campi di raccolta.

L’incendio sistematico di scuole
Ma c’è un’altra cosa ancora più grave e desolante; sistematicamente ad Aceh vengono bruciate centinaia di scuole; tra maggio e giugno 2003 sono stati incendiati quasi 500edifici scolastici. Non è chiaro a nessuno cosa porti a considerare gli edifici scolastici come obiettivi militari, dato che a pagarne le conseguenze sono esclusivamente centinaia di bambini, costretti a seguire le lezioni all’aperto o ad abbandonare gli studi. Vittime mietute Si parla di almeno dodicimila morti, ma le fonti vicine al GAM riferiscono un particolare terrificante: secondo loro il numero delle vittime supera le novantamila.

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