Tra quelli che ho letto è sicuramente il più bel libro di Charles Bukowski. Con quel suo modo sporco, brutto e cattivo di scrivere, narra la storia di uomo mutilato della propria libertà, non da un dittatore o da chissà cos'altro ma dal suo lavoro, dalle poste degli Stati Uniti d'America. il libro è una continua ricerca di emancipazione, a suo modo, dalla stressante routine postale. Il lettore rimane sempre destato dai continui cambiamenti d'umore del protagonista che quasi coincidono coi cambiamenti di donna. A tutto ciò si accompagna un'aspra critica nei confronti di tutto ciò che è ipocrita e schematico(le poste forse ne sono l'emblema di questo!): Bukoski non si vergogna minimamente a raccontare di una "cagata" o di una sborniaperché tutti quanti "caghiamo" e beviamo! Un capolavoro, un vero e proprio romanzo del ventesimo secolO!
mi hai convinto
