QuintinoRocca
Bocca di Rosa
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« il: 16 Aprile 2011, 18:51:20 » |
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Nanni, cosa vuoi dire? Cosa ci vuoi dire? Dilla qualcosa! Nanni Moretti, dilla qualcosa di comprensibile! Dilla, dilla, dilla! Sulla Chiesa, sullo Stato, sulla religione. Cosa ci vuoi dire?
Ecco cosa si pensa durante la visione di tutto il film. Cosa cazzo vuole dirci Nanni Moretti? Davvero vuole farci solo ridere? Perché di ridere si ride, e pure tanto! No, non può essere che Nanni Moretti abbia deciso di girare una commedia. Così. Spensieratamente. No. Non può essere. Non. Può. Essere!!
Che bel film "Habemus Papam", davvero un bel film. Lo si digerisce lentamente, nonostante si tratti di una commedia, ma è un bel film, perché Nanni Moretti vuole finalmente non dirci nulla. Nulla su Berlusconi, nulla sulla morte, nulla sul Partito, nulla su di sè. (Non che quando trattava di queste cose dispiacesse, anzi) Solo una cosa vuol fare: descrivere l'inadeguatezza. L'inadeguatezza di un uomo di fede, che stride con la sicurezza dell'uomo di scienza, convinto d'essere il migliore. E qui è un Papa a contorcersi dal dolore di fronte a quel che gli spetta. E sta nella logica della commedia il fatto che sia un Papa. Ma potrebbe benissimo essere uno di noi di fronte ad una qualsiasi responsabilità: in figlio di un avvocato che non vuol seguire la carriera del padre ma vuol fare il parrucchiere; un politico che non riesce a sopportare il peso di un nuovo incarico; un cantautore che non vuol cantare nonostante le insistenti richieste e che quindi s'ubriaca, si rifugia in cantina e scrive "Amico fragile"; un regista che è ormai diventato un personaggio, un simbolo, e che non può permettersi di girare semplicemente una commedia su un Papa o un musical su un pasticcere trotzkista senza che ci si chiedi cosa voglia dirci. (Moretti non vuole farci immedesimare però: attenzione, che non mi si fraintenda!)
Quindi eccola: l'inadeguatezza, sul grande schermo, vestita da papa, interpretata da Michel Piccoli, un magistrale attore ottantaseienne che riesce a rendere credibile cio che è totalmente incredibile.
A contorno: la bizzarra presenza di uno psicanalista, "il più bravo di tutti", all'interno di un Conclave.
Ed infine: un omaggio al teatro, passione creatrice del "deficit d'accudimento" del protagonista.
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